Dark rise

Will è un ragazzo in fuga dagli uomini che hanno ucciso sua madre in una Londra del 1821. Il mondo antico è scomparso insieme alla sua magia, solo l’Ordine dei Custodi ne tramanda la memoria e vigila, secolo dopo secolo, per preservare l’umanità dal ritorno del Re Nero. Durante la sua fuga, Will si imbatte proprio in questi Custodi che lo catapultano in un mondo dove Luce e Tenebre sono in continua lotta. Il romanzo di C. S. Pacat è di circa di 480 pagine e, purtroppo, le cose davvero interessanti succedono solo nelle ultime 100. La prima parte del libro è una lunghissima introduzione al mondo, ai personaggi e agli antefatti che hanno condotto alla situazione attuale. Il sistema magico non è originale, ma non è questo il problema, in realtà l’ho trovato un po’ superficiale nonostante l’infinita introduzione. Ci sono tre POV all’interno, quello di Will che è il nostro principale protagonista ed eroe designato per combattere l’oscurità, poi c’è il punto di vista di Violet, che seguirà Will nella sua avventura e in fine quello di Katherine il più breve. I personaggi mi sono piaciuti a metà, nel senso che alcuni mi hanno incuriosito, altri invece li ho praticamente ignorati. Penso che questo romanzo oscilli tra due sentimenti opposti, da un lato c’è l’idea di base che mi piace tantissimo ma dall’altro c’è uno sviluppo e delle scelte che non ho apprezzato. In sostanza sono convinta che questo sia un libro di introduzione al 90%, succede molto poco tranne che nelle ultime parti. Però, nonostante ciò, non vedo l’ora di leggere il seguito (per grandissimo merito del rapporto tra Will e James) PS: La copertina è fantastica.

Il pregio della Pacat è la sua scrittura. Elegante, squisita, essenziale, con poche parole riesce a creare magistralmente paesaggi, sensazioni, magie; tuttavia, una buona scrittura rifulge di meno se manca il contenuto. O meglio, se il contenuto è una storia che, in questo primo volume, è davvero un pentolone colmo di cliché triti e ritriti. Lotta tra il Bene e il Male, il Baluardo, i Custodi, la Lama Corrotta, Luce e Oscurità, il Re Nero, la Dama (e altri termini tutti rigorosamente con la maiuscola)... E no, nessuna innovazione in proposito, si tratta proprio della classicissima lotta tra la fazione dei cattivi e la fazione dei buoni, quasi a livello di fan fiction. Il tanto atteso plot twist finale è intuibile sia ovviamente per gli indizi sparsi nella storia, sia perché è un plot twist proprio da fan fiction. Rispetto alla trilogia "Captive Prince", qui ho apprezzato di più i personaggi, soprattutto Violet, la co-protagonista. Sono sicura che i prossimi volumi avranno più ciccia e originalità; assegno quattro stelline perché alla fine è stata una buona lettura, quasi confortante nel suo essere un fantasy "da manuale". Inoltre, tanto di cappello alla stupenda edizione Mondadori.