Tokyo. Stazione Ueno

"Finora ho affrontato la fatica del lavoro ma quello che sto facendo adesso è lo sforzo di vivere. Più che desiderare la morte, sono stanco di sforzarmi di vivere". Emblematica questa citazione per rappresentare la vita del protagonista, un uomo che aveva una vita normale, un lavoro, una moglie, dei figli, e che poi, per una serie di circostanze, si ritrova solo, un senzatetto alla stazione di Ueno. Infatti in una Tokyo che sta diventando una delle capitali della modernità e della tecnologia, esiste anche una folla di persone che non possiedono nulla, che per vivere raccolgono riviste o lattine da rivendere per pochi yen...Molto critico e commovente questo ritratto di una città, che come molte altre metropoli moderne, è attraversata da questa feroce contraddizione accanto a cui spesso passiamo senza quasi nemmeno accorgercene..

Magnifico romanzo. intenso e straziante, con una prosa pulita e fluida, ben equilibrato, focalizzato sulla tematica sociale, critico in modo efficace, come Yu Miri sa fare straordinariamente bene, pur non lesinando pagine di poesia alla crudezza della realtà – le ultime pagine meravigliose e struggenti. Superando i confini nazionali, l’opera ha vinto il prestigioso National Book Award nel 2020.

Un piccolo libro dalla grande sensibilità, un modo diverso di raccontare una storia, una mappa di frammenti di vita, immagini e suoni. Scintillanti come rugiada. Un viaggio in una piccola parte del Giappone, un parco e una stazione, quelle di Ueno che fanno da scenario per uno spaccato di vita, una vita che può essere vista in modo cosi limpido ma nello stesso sognante, senza tempo, solo da chi è invisibile alle persone che sono governate dal passare del tempo. Come un senzatetto. Se come me avete un posto nel vostro cuore per la letteratura giapponese, ve lo consiglio. L'edizione italiana di 21lettere e l'illustrazione di Jacopo Starace è come se trasformassero il libro in un manga, un ottimo lavoro che secondo me ha grande senso per questa storia, per me ne fanno l'edizione migliore tra tutte quelle esistenti al mondo. Complimenti anche alla traduzione di Daniela Guarino. - "E' arrivato un soffio di vento gelido e in un angolo della mia visuale è svolazzata giù una foglia gialla"