La mia rivoluzione

Chi non ha mai sentito parlare del talento olandese Johan Cruijff? Stiamo parlando di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, di un uomo che ovunque sia passato ha lasciato il segno. Il suo nome è legato principalmente all’Ajax, club in cui ha mosso i primi passi da bambino e che poi, da adulto, ha portato alla ribalta mondiale, ma anche al Barcellona, società nella quale ha giocato per cinque stagioni riscuotendo notevole successo. Una volta terminata la carriera di giocatore, Cruijff ricoprirà incarichi sia da allenatore che da dirigente, nuovamente all’Ajax ed al Barcellona, riuscendo a vincere, anche in questi nuovi ruoli, diversi titoli sia nazionali che europei. L’identikit che emerge dal libro è quello di un uomo determinato e innovatore ma anche quello di personaggio scomodo e tutto d’un pezzo che ovunque sia andato non si è mai tirato indietro dal confronto con chiunque pur di portare avanti la propria idea di calcio. Un’idea di calcio non capita da tutti ma che per i tempi era avanti anni luce, tant’è che di alcuni principi si sente comunemente parlare solo da pochi anni a questa parte. Il Cruijff innovatore lo si può apprezzare anche nel campo della solidarietà grazie alla sua Johan Cruyff Foundation. Vale a dire una Onlus che opera dal 1997 in campo sportivo sia a supporto di persone disabili, sia per dotare scuole e quartieri di strutture in cui bambini e ragazzi possano avvicinarsi al calcio e all’attività sportiva in generale. In conclusione, un libro piacevole che, nelle sue 220 pagine circa, ci fa conoscere le tappe principali della vita di un grande campione di altri tempi che oggi dovrebbe costituire un esempio per giovani e meno giovani.

Molto interessante, soprattutto nella prima parte. La sezione finale invece è più noiosa (troppo infarcita di polemiche verso i dirigenti calcistici con cui il grande Johan si è trovato in disaccordo). Tutto sommato lo consiglio per conoscere meglio la vita del più grande calciatore europeo.