L'era della dopamina. Come mantenere l'equilibrio nella società del «tutto e subito»

Il libro è un saggio scritto da una dottoressa che si occupa di ascoltare pazienti soggetti a dipendenze di varia natura (sesso, pornografia, cibo, droghe, alcool). L'ipotesi che sottende al libro è che la libertà con cui si ha accesso alle più disparate forme di intrattenimento, sono il preludio alla dipendenza patologica e all'inevitabile nevrosi che da essa ne deriva. La società del benessere viene messa in discussione in quanto provoca l'incapacità ad auto regolamentarsi, da cui ne deriverebbe un disequilibrio interno legato alla mancanza di stimoli. Una tesi già affrontata dal professor Crepet nei suoi interventi e qui viene rivalutata ed estesa. Senza dolore non può esistere piacere, anzi il dolore è terapeutico in quanto permette di cambiare prospettiva sul mondo, in un'ottica di abbondanza anziché di sopravvivenza. Consiglio il libro, specialmente a chi abbia dei figli e voglia trovare uno strumento per aprirsi al mondo, guardando alle possibilità in maniera di positività e miglioramento.