Gli scellerati

Louise, voce narrante del romanzo, è una diciassettenne francese che, stanca della scialba routine in cui è intrappolata, riesce a farsi assumere come domestica da una coppia di coniugi statunitensi, Thelma e Jess Rooland. Le insolite abitudini, una mentalità aperta e il ricco stile di vita della coppia affascinano la ragazza che tuttavia, giorno dopo giorno, scoprirà come quell'idillio apparente nasconda una profonda tristezza. La storia, tra segreti e ossessioni morbose, evolve in una direzione che mi era parsa prevedibile, rivelando però dei colpi di scena nel finale. Frédéric Dard è un apprezzato scrittore del secolo scorso, accostato a Georges Simenon da diversi critici letterari. Il romanzo, nonostante il bel nero dipinto, non mi ha entusiasmato, ma leggerò ancora l'autore perché sono certo mi riserverà delle sorprese.

Non ricordavo nemmeno il nome di questo prolifico autore francese di noir – Frédéric Dard (1921 – 2000) – ma mi ha colpito il riferimento di un lettore alla serie del commissario San-Antonio, molto famosa negli anni ’60. Ora Rizzoli sta riproponendo la sua opera e questo breve romanzo del 1959 è un vero piccolo gioIello. Questo è un giallo di grande qualità. Teso ed avvincente. Stile narrativo scorrevole e piacevole. Nessuna concessione al sesso e alla violenza, eppure efficacissimo nella descrizione di una situazione che precipita. Descrizione molto puntuale della provincia francese, del conflitto tra low class e sogno americano. Ambientato nei primi anni ’50 a Léopolodville, sobborgo di Parigi, narra la vicenda di Louise (17 anni) e della famiglia Rooland (Thelma e Jess - americani trasferiti da poco nel quartiere). Irrequietezza, ricerca aspirazionale di un contesto superiore, infatuazione, confusione morbosa di ruoli. E poi la spirale che porta ad un finale drammatico. Così si scrive un giallo! Senza fronzoli, con una costruzione magistrale. Un vero piacere ed una riscoperta.