Ragazze smarrite. Un'avventura del commissario Bordelli

È un poliziesco sui generis in cui dimensione intimistica ed autenticità dei personaggi arricchiscono l’inchiesta. Tralascio il protagonista per non rovinare la sorpresa di un nuovo incontro o del primo appuntamento come nel mio caso. Una menzione speciale a Rosa ed Eleonora, estremi sentimentali del commissario Bordelli che, ribaltando i cliché erotici e sentimentali, ci regalano una sessualità gioiosa, giocosa e vissuta con naturalezza.

Direi che il mio commento sta tutto nel.titolo della recensione, solo un piccolo,benevolo ed amichevole appunto : la frase "con che cuore morettina tu mi lasci" non fa oarte di una "canzonetta" ma sono le parole del ritornello di un "bal stac" dell'Appennino Bolognese. Per il sig.Maurizio la risposta "viva il lupo" NON è frutto del politicamente corretto ma della conoscenza del significato vero di "in bocca al lupo".

Sempre un piacere leggere un altro episodio del ocommissario Bordelli, e, anche se è vero che la vena investigativa qui cede un po'il passo al racconto e all'umanita dei personaggi, cio' non inficia affatto il piacere della lettura. La ricostruzione degli ambienti e della Firenze del 1970 é come al solito accurata (unico neo, ma veramente piccolo, nel 1970 a chi ti diceva 'in bocca al lupo' si rispondeva 'Crepi il lupo' e non 'Viva il lupo' che è vezzo molto moderno del politicamente corretto...)