Un esperimento d'amore

Il libro di Mantel non mi ha particolarmente conquistata. I temi quali l'anoressia, la diffusione della pillola anticoncezionale negli anni Sessanta, e l'aborto vengono trattati, secondo me, troppo superficialmente, senza essere approfonditi abbastanza. Aggiungo che i personaggi femminili mi hanno ricordato molto quelli di "Ragazze di campagna" di Edna O'Brien.

Bel libro che parla del percorso di crescita e di maturazione di un gruppo di ragazze in cui si tratta di vari temi:l'educazione religiosa,che in realtà rappresenta solo una facciata,non influenzando la vita,l'anoressia,le differenze sociali,le aspettative dei genitori,rappresentando una società in evoluzione.

Pubblicato in madrepatria nel 1995 ed edito recentemente da Fazi Editore, “Un esperimento d’amore” ci trasporta nella Londra degli anni Sessanta e Settanta dove Carmel McBain, figlia unica di una coppia cattolica, deve sopportare una madre severa, ostile e ambiziosa, la genitrice ha infatti per lei grandi progetti, per lei sogna un futuro diverso, un futuro lontano dal loro quartiere operaio. Intraprendendo il percorso scolastico in un istituto di suore, la giovane protagonista troverà un’alleata: Karina, sua coetanea e vicina di casa. Nel corso degli anni le due ragazze, seppur appartenenti allo stesso ceto sociale, manterranno un rapporto controverso, una relazione alimentata da gelosie, cattiverie e invidie. Approdata grazie a una borsa di studio alla London University, Carmel sceglierà la facoltà di giurisprudenza e vivrà questo nuovo capitolo della sua vita, a causa delle ristrettezze economiche, con apprensione e inquietudine. Tra segreti inconfessabili, pettegolezzi del dormitorio e tazze di caffè, l’autrice ci racconta la povertà, le contraddizioni, i pregiudizi e le rivoluzione epocali del periodo narrato. Con un’ottima caratterizzazione dei personaggi, Hilary Mantel ci descrive le delusioni, le sensazioni e le speranze di Carmel, Karina, Sue, Claire, Julia e Lynette con uno stile vivido e scorrevole.