Ogni coincidenza ha un'anima

L’autore ha creato una storia certamente molto originale: inserendo l’idea del terapeuta che utilizza i romanzi come cura, si entra nella dimensione del potere prodigioso dei libri come strumento di guarigione dell’anima. Il romanzo si sposta su vari livelli, tra giallo ed avventura, tra mistero e psicologia, scavando contemporaneamente nell'umanità delle persone, come pure nella realtà odierna dalla quale siamo circondati. Si impatta inevitabilmente anche nel delicato e doloroso tema dell’Alzheimer, con tutto il suo carico di malinconia, lasciandoci dentro la sensazione di dover aggrapparci maggiormente ai ricordi, di custodirli con molta accuratezza, per non rischiare di perderli per sempre. Inoltre, l’inserimento di numerose citazioni letterarie arricchiscono culturalmente il testo, rendendolo molto piacevole da leggere, aumentando ancor di più la curiosità, tanto che il romanzo si divora pagina dopo pagina. Consiglio certamente la lettura.

La trama è debolmente congegnata. Le citazioni e riferimenti letterario-musicali (francamente, troppi) tendono a trasformarsi in nauseanti strizzatine d'occhio. C'è il personaggio che conosciamo, con tutte le sue ubbie, la pioggia, di nuovo la porta magica, di nuovo la sconosciuta-per-una-scopata-e-via. Qualche incontro terapeutico a mo' di zeppa, che pare scritto per arruffianarsi certa parte politica. Probabilmente, sono i nostri tempi che lo chiedono: tutto alla luce del sole. Ma uno scrittore deve anche coraggiosamente nuotare controcorrente. E Stassi è un ottimo scrittore.

Nessuno si e' accorto che a pagina 25 il protagonista ascolta una canzone dei Noir Desir.? Ricordo che il cantante ha assassinato a mani nude Marie Trintignant. Dopo solo 8 anni e' stato rimesso in liberta'. Non poteva scegliere un altro gruppo musicale Stassi? Mostrando maggiore sensibilita'per un dramma sempre piu diffuso? Libro che tra l'altro non lascia nulla. Tempo perso.