Miss Islanda

Un racconto che scorre velocemente nel narrare la vita di Hekla che ha il nome di un vulcano. Diventare scrittrice negli anni '60 in Islanda è certamente un sogno difficile da realizzare, visto che come donna potrebbe solo sposarsi ed avere dei figli. Ma lei non cederà neanche davanti all' idea lusinghiera di partecipare al concorso per diventare Miss Islanda: la sua scelta sarà la strada per la libertà.

Se c'è una cosa che non perdono ad un libro, è un finale tronco, precipitoso, incompleto. Brutto, come in questo caso. Fosse stato diverso, sarebbe stato un bel libro, con la sua atmosfera diradata, pacata e impalpabile, la grazia e la delicata malinconia così tipiche della Ólafsdóttir. Purtroppo però quel finale, che in mezza pagina "risolve" il tema portante del libro, ha rotto l'incantesimo e rivelato una totale assenza di consistenza: del messaggio, della storia, dei personaggi. Come se tutto quello che c'era stato prima avesse perso di fascino. Amavo tanto questa autrice, ma purtroppo è un po' che non mi lascia niente.

Bellissimo romanzo della Olafsdottir, forse il migliore dei suoi! Le aspirazioni di una giovane islandese quando la mentalità non consentiva la realizzazione professionale delle donne.