La vera storia del Mussa Dagh

Spinta da un bisogno di approfondimento, o meglio per vedere fin dove Werfel con 'I quaranta giorni del Mussa Dagh' appena letto, si fosse spinto con la fiction a scapito o a vantaggio della realtà storica, mi sono affidata a questo breve e agile resoconto storico/giornalistico che ha pienamente soddisfatto le mie curiosità, aggiungendo preziosi elementi e notevoli spunti di riflessione. Non ultimo la sconcertante diatriba, che gli autori portano all'attenzione, su chi detenga il 'trofeo' dell'Olocausto fra gli Armeni e gli Ebrei che ne rivendicano strenuamente il primato. Il racconto di Werfel non viene però sminuito dalle oggettive discrepanze con i reali accadimenti in quanto, focalizzando l'azione su un personaggio eroico e relativa genìa inventati, a mio parere, ha valorizzato e magnificato i moti interiori, di reazione e di relazione fra gli esseri sollecitati da una tale tragedia aggiungendo valore, spessore e empatia sia alla percezione globale della vicenda, sia al fatto narrativo/letterario in senso stretto.