Il Francese

Come intervallo fra libri più impegnativi, Massimo Carlotto può rappresentare un’opzione interessante. Anche questo Il francese corrisponde allo scopo. Vi si continua una sorta di investigazione nei meandri della provincia italiana malata che ha una sua logica ed una capacità di attrarre l’attenzione in un ambiente noir, lontano dagli stereotipi classici dei gialli inglesi. Qui si parla di un gestore di prostitute d’alto bordo che si trova invischiato nella scomparsa di una di queste. Non aggiungo altro perché i colpi di scena non mancano. La lettura è abbastanza piacevole, il ritmo è serrato, tutto bene, però, come sempre, alla fine si prova un senso d’insoddisfazione che dipende dall’attesa legata alle qualità del narratore. Non gli si chiede di abbandonare il genere, ma di soddisfare la voglia di un’opera di più ampio respiro, magari meno legata dalle esigenze di una scadenza di pubblicazione annuale.

Dalla fantasia di Massimo Carlotto nasce un giallo mozzafiato ambientato nel sordido mondo della prostituzione seppure di livello medio-alto. In un ambiente dove ogni sgarro si paga caro e dove tutti tradiscono e mentono, si muovono l'inedita figura del protettore chiamato "il francese" e della commissaria Ardizzone, che ci auguriamo di rivedere in prossime avventure.

Credo questa sia solo la mia terza esperienza di lettura di un romanzo di Massimo Carlotto e devo constatare la mia difficoltà a sintonizzarmi sulla sua lunghezza d'onda. Ne "La signora del martedì" avevo apprezzato una certa ironia. Qui tutto cupo, nulla di nuovo. La figura del macrò che cade vittima di un incidente di percorso di una delle dodici mademoiselle della sua maison non suscita nessuna emozione. E' grottesca e percepibilmente costruita a tavolino. Grottesco il quadro del Nordest schiavo dei soldi in nero. Grottesca la figura del commissario Franca Ardizzone. Esasperata la narrazione delle vittime del pappone a sonagli e la solita banda di malviventi dall'Est. Forse non riuscirò ad apprezzarne il talento ma non trovo nulla di apprezzabile in questa performance dell'autore, alla ricerca del nero più nero che c'è.