Ultime notizie dal diavolo. I segreti della disinformazione dall’antichità alle fake news

La rivoluzione digitale ha consentito la diffusione di strumenti che permettono di accedere ad una impressionante mole di notizie. Eppure risulta sempre più difficile distinguere le informazioni genuine da quelle distorte, che siano diffuse involontariamente o costruite ad arte. I social network sono delle incredibili casse di risonanza che fanno sì che il fatto del giorno diventi virale nel giro di pochi click e di pochi minuti trasformandosi in un fenomeno mediale globale. Come giustamente osserva l'autore, le fake news non sono però una novità e non nascono con internet: fanno parte della storia dell'umanità. Cambia il modo in cui vengono prodotte e i mezzi attraverso i quali vengono trasmesse. La tecnologia ne consente una più rapida diffusione anche in virtù del fatto che gli utenti non sono solo dei fruitori finali ma pezzi della catena di trasmissione che a loro volta contribuiscono a creare la narrazione, a modificarla e a condividerla con l'esterno. La disinformazione diviene così il mezzo attraverso il quale si propongono punti di vista, posizioni, ideologie e modelli culturali che mirano a influenzare l'opinione pubblica. Con finalità spesso oscure. Nel suo volume Dario Fertilio spiega con grande chiarezza i motivi per cui nel nostro quotidiano diventa sempre più difficile distinguere tra ciò che è vero e ciò che non lo è.