Le divoratrici

Titolo azzeccatissimo sia per la tematica trattata che per il tempo di lettura necessario. È un libro che parla di tematiche forti e capaci di toccare la maggior parte delle donne: le preoccupazioni per il cibo, l'ansia di non essere abbastanza, la necessità di occupare meno spazio ma riuscire a realizzarsi nella vita. Tramite le vicende della protagonista ci si immerge in una storia che sa di vero nonostante le serate al Supper Club sfiorino i limiti dell'assurdo. È un testo ricco di spunti ma allo stesso tempo capace di essere leggero e di intrattenimento. La scrittura scorrevole e quasi colloquiale lo rende un libro potenzialmente divoratore, xon la stessa foga e fame della protagonista. È una lettura immersiva molto piacevole e accessibile se pur talvolta non sempre chiara nello svolgimento tempore degli eventi presentati Testo che consiglierei a coloro che hanno bisogno di una storia nuova, leggera ma non superficiale.

La fascetta recita maliziosa "Fight Club femminista", e per chi ha letto Palahniuk o visto Brad Pitt e Edward Norton scazzottarsi cercando in quel club segreto la valvola di sfogo dall'ordinaria noia delle loro vite, troverà affinità ma anche nette distinzioni nelle protagoniste Divoratrici di Lara Williams. Più della ricerca di un'emozione catartica, in questo libro c'è la fuga dall'asfissia di una richiesta di perfezione e identità nette. Non siamo nette, ma contenitrici di moltitudini, non siamo "Une" ma ci adeguiamo al volere e al piacere dell'Altro. Penso che in questo libro ci siano, messi in una bella narrazione, i conflitti interni di una vasta umanità femminile occidentale.

Libro molto interessante anche se a tratti inquietante. Scritto molto bene e molto scorrevole da leggere. Carino.