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L' anno in cui imparai a leggere - Marco Marsullo - copertina
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anno in cui imparai a leggere

Descrizione


Niente è piú spericolato dell'amore. Soprattutto dell'amore per un bambino. Dopo aver fatto i conti con la sgangherata famiglia di I miei genitori non hanno figli, Marco Marsullo ci trascina nel mondo, pieno di stupore, di una famiglia improvvisata.

Niccolò ha venticinque anni ed è innamorato perso di Simona. Cosí quando lei, bella e inquieta, parte mollandogli suo figlio Lorenzo, lui decide di prendersene cura, sebbene quel moccioso di quattro anni non lo abbia mai accettato e di notte lo sbattesse puntualmente fuori dal letto. Niccolò non ha mai fatto il padre, e non sa come gestire capricci, routine, amichetti che giocano a fingersi d'improvviso morti e primi batticuori. In piú, a complicare le cose, ci si mette anche il padre naturale. Riccioli scompigliati e chitarra in spalla, è arrivato dall'Argentina per incontrare il piccolo, e si è installato in casa senza alcuna intenzione di andarsene. Innamorati della stessa donna, lui e Niccolò si detestano, e il bambino non riconosce un ruolo a nessuno dei due. Eppure, giorno dopo giorno, tra litigi e partite a pallone, pigiama party e impreviste abitudini, questi tre «ragazzi» abbandonati imparano ad appoggiarsi l'uno all'altro, per sorreggersi insieme contro il mondo.
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Dettagli

2019
22 ottobre 2019
288 p.
9788806242398

Valutazioni e recensioni

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DIEGO G
Recensioni: 5/5
AMORE SENZA CONFINI

Tema attuale quello di bambini troppo spesso cresciuti non dai loro genitori, ma molto bello il tema dell'amore "incondizionato" trattato in questo libro.Finale commovente.

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Ciro D'Onofrio
Recensioni: 5/5

L’anno in cui imparai a leggere è il racconto di tre uomini diversi, per età, per personalità, per gusti e per formazioni, destinati apparentemente all’incompatibilità e che invece si scoprono, si apprezzano e nelle loro profonde ed incontrovertibili diversità sanno fare famiglia. Uno scrittore alla ricerca dell’ispirazione smarrita, uno strampalato musicista bohemien, un capriccioso bimbo di quattro anni, tutti abbandonati da una donna che insegue il suo sogno, si ritrovano, quasi loro malgrado, nella convivenza più rocambolesca e raffazzonata che sia mai stata pensata fino a diventare esiziali l’uno per l’altro, fino a creare la perfetta affinità elettiva tra diversi. La forza di una storia semplice, carica di ironia, di intelligente leggerezza, che sboccia ogni stereotipo di famiglia e che sa trasmettere un messaggio importante

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Floriano
Recensioni: 4/5

Deve stare molto a cuore la tematica all autore visto l auspicio dallo stesso scritto nei ringraziamenti. Il romanzo è piacevole, ironico come Marsullo sa fare ed anche commovente. Il finale può lasciare l amaro in bocca ma non poteva essercene un altro che non fosse scontato. Aspetto il prossimo, fin ora Marsullo non ha mai deluso

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Recensioni

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Voce della critica

Come cambia la vita di un venticinquenne quando incontra un bambino di quattro anni? Non è un incontro furtivo, quello al centro del nuovo romanzo, edito da Einaudi, di Marco Marsullo, L’anno in cui imparai a leggere (288 pagine, 18 euro), ma una conoscenza che dura un anno intero, stagione dopo stagione. Una specie di match, in cui imparare a conoscere l’altro, a leggerne carattere ed emozioni, ma che al contrario dell’incontro sportivo non ha nulla di competitivo, perché si svolge nel campo aperto e libero degli affetti.

Lorenzo ha quattro anni ed è figlio di Simona, ragazza madre messa incinta in Erasmus dall’argentino Andrés, volatilizzato prima che il bimbo nascesse. E così Simona è single e mamma quando si innamora di Nicolò, lo scrittore protagonista e voce narrante di questa storia. Un libro di successo alle spalle, con i suoi venticinque anni Nicolò non ha ancora concepito l’ipotesi di diventare padre, benché meno di un bimbo non suo, ed è in piena crisi da pagina bianca, bloccato da mesi sulla prima parola della prima riga di quella che dovrebbe diventare la sua storia.

Simona, ma soprattutto Lorenzo, entrano nella sua vita come un ciclone che trasforma tutto, e mette in pausa anche le cose apparentemente più urgenti come scrivere, perché all’improvviso al centro di tutto c’è un bambino, la sola priorità. La priorità rispetto alla scrittura e alla stessa storia d’amore tra Nicolò e Simona, che sfoca, si allontana come fa la ragazza in cerca del proprio destino di attrice.

E così a restare a Napoli, città dove è ambientato il romanzo di Marsullo, è Nicolò. Lui e Lorenzo: un mondo tutto da scoprire, mai banale. Dopo averlo conquistato con il trucco di rispondere al telefono attraverso una scarpa portata all’orecchio, a Nicolò non resta che incominciare pazientemente a imparare ad avere a che fare con un bambino per la prima volta in vita sua. Ed è questo il nocciolo della storia, quella del romanzo, e quella che nell’arco di quattro stagioni darà vita a un nuovo Nicolò, più consapevole, più adulto, più felice.

Tra ludoteche, asili, uno strano amichetto, Peppino, che per manifestare il disagio dei genitori separati finge di essere morto, il romanzo diventa una tenera cronaca degli ostacoli a volte capricciosi, altre volte troppo grandi, che il piccolo Lorenzo si trova a dover affrontare. A Nicolò, il compito di attutire le cadute, entrare nel mondo di una testolina che per certi versi è già un po’ vecchia, ereditiera degli errori dei grandi, pronta però a mettersi in porta per parare i colpi. Lorenzo è in fondo sempre un bambino, uguale a tutti gli altri, ma a suo modo unico.

Un compromesso formato famiglia

Unico anche perché, lasciato in custodia al fidanzato della mamma, Lorenzo scoprirà che il papà esiste, si chiama Andrés Di Benedetto, è un musicista furbo, sornione e pieno di tatuaggi appena arrivato dall’Argentina a bussare alla porta di casa di Simona, e ha un neo proprio uguale al suo, sulla guancia.

Sarà dura per Nicolò trovare un compromesso a questa coesistenza: e se esilaranti sono le scene in cui Andrés riempie gli spazi di casa scatenando fastidio per il suo menefreghismo, dolce è l’evoluzione del rapporto sotto lo stesso di due giovani papà e un bimbo. Non importa di chi sia il corredo genetico quando circola amore: tra le lezioni imparate da Nicolò non ci sarà solo questa, ma quella del compromesso, che passa attraverso l’ironia e la fede calcistica, sì, ma anche e soprattutto dall’opportunità di sopportare prendendo il lato buono delle cose.

Il lato buono della storia con Simona è proprio Lorenzo, lo stargli accanto osservandolo crescere e confrontarsi con i gesti dell’amore, una scoperta spesso costosa, difficile, osservando la quale Nicolò non può che innamorarsi. Accade così, come pagina dopo pagina sfila una storia scritta con moltissima dolcezza e una vena di ironia leggera. Perché in fondo questa di Marsullo non è altro che una storia sulla lettura, l’altra faccia della scrittura.

«I bambini non sono timidi. Osservano. Guardano i volti, i gesti. Hanno un codice di interpretazione del genere umano diverso da quello degli adulti. Loro non chiedono con la voce, lo fanno con gli occhi».

E così se per quasi tutto il romanzo Nicolò non riesce a scrivere nemmeno una riga della sua nuova storia, troverà uno sblocco proprio imparando a “leggere” Lorenzo, studiandone i codici, e insieme a lui riuscendo a leggere il mondo con gli occhi di un bambino, al quale insegnare a scrivere con un pennarello su un foglio bianco le prime lettere e parole dell’alfabeto. L’inizio di una nuova storia, le pagine da riempire, proprio come un nuovo libro da leggere.

Recensione di Alessandra Chiappori

 

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Conosci l'autore

Marco Marsullo

1985, Napoli

Marco Marsullo è nato a Napoli nel 1985. Nel 2009 esce il suo primo libro Ho Magalli in testa, ma non riesco a dirlo (Nobus Edizioni), una raccolta di racconti dal tema surreale e grottesco. Nel 2013 pubblica il suo romanzo d'esordio Atletico Minaccia Football Club (Einaudi Stile Libero), che riceve nello stesso anno il Premio Hermann Geiger Opera prima. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: L'audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache (Einaudi Stile Libero), Dio si è fermato a Buenos Aires (Laterza Editore), I miei genitori non hanno figli (Einaudi Stile Libero), Il tassista di Maradona (Rizzoli), Due come loro (Einaudi Stile Libero). Collabora come editorialista alla Gazzetta dello Sport. 

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