In caso di disgrazia

Secondo thriller non-Maigret che leggo di Simenon, un altro dei suoi "romans durs". Anche qui il personaggio centrale è maschile, attirato dal suo ambiente agiato ma che al tempo stesso lo opprime. Gobillot è un avvocato di grido a Parigi. Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Sa di essere brutto, ma poco importa: ha grinta e forza vitale. Flirta cautamente con il potere e si muove in una cerchia di elites parigini. Ma poco a poco si dischiude un mondo più ampio e vertiginoso di pericoli sessuali, criminali e filosofici. La violenza, reale o che minacci solo di verificarsi, sembra voler dire che è arrivata troppa libertà al protagonista e molto più rapidamente di quanto possa gestire.

Uno dei migliori romanzi di Simenon. La psicologia dei personaggi ti intriga fin dalle prime battute; la descrizione della quotidianità, dei luoghi, (una stanza, una strada), dialoghi secchi e serrati contribuiscono a rendere quest'opera - vero "romanzo duro" - un piccolo capolavoro.

Pur essendo un romanzo inserito nella bibliografia di un esame universitario, mi ha appassionato moltissimo e mi ha dato l'opportunità di conoscere Simenon. Conoscevo quest'autore per il commissario Maigret, ma con questo romanzo mi ha aperto un mondo. Quello che più colpisce è la minuzia rispetto agli aspetti psicologici