Tutti i figli di Dio danzano

La narrazione è intrigante, si affrontano storie differenti che si svolgono in diverse aree del Giappone ma hanno come filo conduttore gli effetti del terremoto di Kobe sulla psiche dei protagonisti. Ogni personaggio è unico, i caratteri e comportamenti dei personaggi in ogni storia narrano di stili di vita differenti, situazioni familiari differenti ma spesso accomunate dall'abbandono o da drammi familiari, spesso amplificati dall'impatto devastante della tragedia di Kobe. Consigliatissimo!!

Una serie di racconti tra loro disgiunti ed estremamente diversi ma con lo sfondo comune, il terremoto di Kobe, di cui tutti i protagonisti sono vittime indirette. Nonostante la brevità gli spunti di riflessione sono innumerevoli. È stato il mio primo Murakami e nonostante per questo forse non l'abbia apprezzato a pieno, mi ha colpito particolarmente l'atmosfera del tutto originale e spesso surreale che riesce a creare anche con pochissime pagine a disposizione; ora che ne ho letto qualcuno in più e sono entrata meglio nella sua ottica non vedo l'ora di rileggerlo!

Preferisco il Murakami del romanzo a quello dei racconti brevi, ma io questo autore lo amo e quindi dico che è sempre piacevole leggerlo sia per il suo stile inimitabile (profondo ma leggero) che per la sua capacità narrativa in grado di creare "atmosfera". Sono sei racconti con sei rispettivi protagonisti, accomunati da un senso di solitudine e tutti diretti alla ricerca di qualcosa, dettata dal bisogno di essere amati. Bisogno che nasce dall'abbandono o dall'insoddisfazione, dal non sentirsi apprezzati da chi si ha accanto. Come sempre, Murakami porta i protagonisti - attraverso interazioni con personaggi irreali, improbabili e bizzarri - ad un percorso interiore, fatto di interrogativi, di conflitti e di autoconsapevolezza