A5405. Il coraggio di vivere

una testimonianza davvero importante, questo libro ci fa immergere in quelli che furono gli incubi vissuti nei campi di concentramento. Consigliato!

Un libro che cattura l'attenzione lo si legge in un fiato. Il viaggio di Fiano attraverso le fasi dell'Olocausto, dalle persecuzioni razziali alla deportazione nel campo di transito fino alla destinazione definitiva Auschwitz. La perdita di tutti i famigliari per mano dell SS fino alla perdita della sua identita' di uomo. Riusci' a sopravvivere all'inferno dei campi di sterminio con l'aiuto di un po' di fortuna ma anche dell'amore per la madre scomparsa nelle camere a gas, il ricordo del padre che e' passato per il camino e il supporto degli amici compangi di prigionia. Una dura rinascita, e poi il ricordo costante di cio' che ha vissuto, anche una piccola cosa lo riporta con la mente indietro nel tempo nel campo della morte. Un libro che testimonia l'indicibile, la bruttezza del Lager, la crudelta' dell'uomo reso bestia dal fanatismo, ma anche di amicizia e di volonta' di vivere per raccontare.

Mi è piaciuto come documento. L'autore non mira a scrivere un'opera letteraria, ma vuole aggiungere la sua testimonianza alle molte che sono già state scritte su ciò che stato. Molto commovente l'immagine di Nedo, ragazzo di soli 18 anni, che abbraccia sua madre in lacrime, la quale è consapevole che non rivedrà mai più il suo adorato 'ricciolino'. Questo episodio, rimasto indelebile nella mente e negli occhi di Nedo Fiano, riesce a commuovere il lettore in modo così forte che sembra di viverlo in prima persona.