La scuola della carne

Questo libro racconta la storia di alcune donne giapponesi benestanti dopo la guerra che cercano avventure. Devo dire che l'ho trovato un po noioso, forse è più scandaloso il film che hanno tratto anni dopo !

È il primo libro che leggo di questo autore. È sorprendente come sia stato scritto negli anni 60 ma risulti così moderno. Incalzante, scorrevole, intrigante. Non riesci a smettere di leggere perche ' vieni tenuto sul filo del rasoio e vuoi capire chi vincerà, chi è vittima e chi è carnefice!

In linea con l'anno di ambientazione, ma attuale anche oggigiorno, Mishima tratteggia una tanto icastica quanto sottile critica al materialismo spicciolo, fatto di pietismo e ipocrisia, della quale si nutre la realtà piccolo borghese. Coerentemente il ritratto che ne esce fuori è impietoso, ovvero di una società inautentica e totalmente acritica, che rasenta una malvagia banalità, sullo sfondo della società moderna, imbevuta di progressismo drogato, che "impone", non solo figurativamente, ad un uomo ormai defraudato della sua volontà, intenzioni e fini, rovesciando perversamente il rapporto fra domanda e offerta, dove il fare diventa fine a discapito del fine stesso. Così è coerente come, da quel poco che si vede, i bassifondi siano in opposizione, detentori di una genuinità volgare ma vitale, senza tuttavia offrire soluzioni "semplici" e presentarli come meno invischiati negli illusori giochi del vivere comune