Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Lezioni di letteratura - Vladimir Nabokov - copertina
Lezioni di letteratura - Vladimir Nabokov - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 857 liste dei desideri
Lezioni di letteratura
Attualmente non disponibile
24,70 €
-5% 26,00 €
24,70 € 26,00 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
24,70 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
24,70 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
Lezioni di letteratura - Vladimir Nabokov - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Rischiarati da un'intelligenza appuntita e beffarda, sfilano sette capolavori delle letterature occidentali, da Mansfield Park di Jane Austen all'Ulisse di Joyce.

«Il mio corso è, tra le altre cose, una sorta di indagine poliziesca sul mistero delle strutture letterarie». Del detective – e dello studioso – Nabokov possiede la passione bruciante per il dettaglio. Ma anche una voracità linguistica che lo guida a inseguire, negli scritti altrui, astuzie e trucchi verbali rivelatori; e una felice insistenza nella ricostruzione dei luoghi, degli spazi – dai mobili di una stanza a una città, e una regione – in cui si manifestano le storie. Sa bene, e lo ripete provocatoriamente, che utili insegnamenti e buoni propositi nulla hanno da spartire con la letteratura. Che è invece composta, in parti uguali, di esattezza e incantamento: «la precisione della poesia e l'intuizione della scienza». E questo insegna Nabokov nelle sue Lezioni di letteratura: a leggere con occhio penetrante, ma disposto alla magia. A non guardare soltanto alle storie, ma al modo in cui sono raccontate. A riconoscere, al tempo stesso, il genio individuale dello scrittore e l'architettura dei testi. Rischiarati da un'intelligenza appuntita e beffarda, sfilano sette capolavori delle letterature occidentali, da Mansfield Park di Jane Austen all'Ulisse di Joyce. E lui, il professor Nabokov – docente a Wellesley e quindi alla Cornell tra il 1941 e il 1958 –, li racconta agli studenti americani, e a noi, con il brio conversevole, il coinvolgimento, l'attenzione minuziosa che, dalla sua viva voce, approdano direttamente a queste pagine.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2018
2 ottobre 2018
528 p., ill. , Brossura
9788845932922
Chiudi

Indice

Indice

Prefazione di Fredson Bowers
Introduzione di John Updike

Buoni lettori e bravi scrittori

Jane Austen, Mansfield Park
Charles Dickens, Casa desolata
Gustave Flaubert, Madame Bovary
Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mr Hyde
Marcel Proust, Dalla parte di Swann
Franz Kafka, La metamorfosi
James Joyce, Ulisse

Arte della letteratura e senso comune

Commiato
Appendice

Valutazioni e recensioni

4,62/5
Recensioni: 5/5
(13)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(9)
4
(3)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Stella
Recensioni: 5/5
Fantastico’

Uno dei migliori di Vladimir e molto diverso dagli altri! consigliato

Leggi di più Leggi di meno
meco92
Recensioni: 4/5

I suoi giudizi sono motivati dal rifiuto del significato vero dell'arte nel fine politico o sociale, arte letteraria è per Nabokov essenzialmente "brivido sensuale", quel brivido che risale la schiena quando si legge un autore e lo si legge non per imparare qualcosa del suo tempo ma "perché non si può smettere" come accade per Tolstoj, lui dice e io confermo. Queste lezioni, e le precedenti più generiche incentratae su vari capolavori mondiali, ci insegnano come si legge un libro, cosa notare di un libro, cioè tutto, ogni singolo particolare deve essere visualizzato, per essere nel momento e dentro il testo, al fine di godere a 360° del testo e restandone però fuori.

Leggi di più Leggi di meno
Giorgio
Recensioni: 5/5

Nabokov possedeva una profonda conoscenza della letteratura, unita ad un talento narrativo non comune. Queste lezioni - sebbene a volte, per ragioni di spazio, risultino fin troppo brevi rispetto alla vastità del tema trattato, come nel caso di Joyce e di Proust - sono utilissime per conoscere e approfondire analiticamente alcuni aspetti della narrativa. Sicuramente, un professore indimenticabile.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,62/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(9)
4
(3)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

Al pari del dibattito sulla morte del romanzo (per chi fosse curioso: sta benissimo) è ciclico quello sulla morte della critica letteraria. Ora, se nemmeno la critica pare agonizzante, è pur vero che, trovando meno spazio sui giornali, si è spostata per lo più in rete, ed è incontestabile la sua progressiva scomparsa dai cataloghi dei grandi editori. Per questo, quando ho pubblicato bel bello su Instagram la foto – sfocata e senza colazione apparecchiata intorno, dato che prendo solo il caffè e ho un vecchio Samsung dai pochissimi megapixel – della mia fresca copia delle Lezioni di letteratura di Vladimir Nabokov, mi ha colpito vedere come l’hashtag #LezioniDiLetteratura rimandasse a oltre duecento post, e tutti sul volume in questione. Si dirà che Nabokov è pur sempre Nabokov, o che è frutto dell’“effetto Adelphi” – l’unico marchio ancora in grado di trasformare qualunque cosa in ambìto oggetto del desiderio. Pure, resta il dato: un libro di critica letteraria – senza arrivare agli altri due di cui vengo a parlare, a essa imparentati – ha fatto correre un sacco di gente in libreria.

Nabokov stesso mette le mani avanti: Ad alcuni di voi, scrive, potrà sembrare che, nel mondo in cui viviamo oggi, studiare la letteratura, la sua struttura e il suo stile, sia uno spreco di energia; […] non imparerete nulla che possiate applicare alle difficoltà della vita; non vi servirà in ufficio, né sul campo di battaglia, né in cucina, né in camera dei bambini. Ma le mie indicazioni potranno aiutarvi a provare il senso di appagamento puro e assoluto che dà l’opera d’arte ispirata e ben costruita, e ciò, a sua volta, contribuirà a creare una sensazione di benessere mentale più genuino. Così leggiamo, provando in effetti appagamento, le sue lezioni su Dickens, Flaubert, Stevenson, Proust, Austen, Joyce e Kafka – Austen, Joyce e Kafka che ritroviamo (quest’ultimo fin dal titolo) in un’opera solo all’apparenza distante dalle Lezioni.

Accostar loro In cucina con Kafka di Tom Gauld, da poco uscito per Mondadori, può sembrare ardito, ma non lo è: sia il tasso di acume, sia quello di letterarietà reggono il confronto, e le sue strip, uscite tra Guardian, New Yorker e New Scientist, dimostrano che non solo si può parlare di libri in modo interessante e divertente, ma che, ancora, il commento letterario – e addirittura quello editoriale! – ha tutta la forza per stare al centro della scena (o diventare virale), a patto di avere la delicatezza di sguardo, la sapienza metaletteraria e lo humour di Gauld, uniti alla cura con cui ha reso riconoscibile il proprio apparato iconografico.

Apparato iconografico di qualità che può essere il modo per somministrare a un pubblico più ampio finanche la filologia: è il caso del Museo della lingua italiana, dove Giuseppe Antonelli, tra i nostri maggiori linguisti, apre le “stanze” dell’italiano – dal graffito di Commodilla ai neologismi giunti da Internet, passando dalle Pale dell’Accademia della Crusca e dal gergo dei paninari – al più ampio dei pubblici, grazie a una progettazione grafica integrata che rende l’esperienza di lettura simile a quella di un gioco di ruolo o di un librogame, ma illuminante quanto quella del miglior saggio – e senza sentirsi a lezione (con Nabokov no: Nabokov a fine libro ti assegna pure gli esercizi).

Vanni Santoni

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Vladimir Nabokov

1899, Pietroburgo

Vladimir Vladimirovic Nabokov nacque da una famiglia della vecchia nobiltà russa che, dopo la rivoluzione del 1917, emigrò in Occidente. Completati gli studi a Cambridge, visse in Inghilterra, Francia e Germania, acquistando, con i suoi primi scritti in russo, sotto lo pseudonimo di «Sirin», vasta notorietà nell’ambiente dei suoi compatrioti emigrati. Nel 1940 si trasferì negli Stati Uniti, dei quali cinque anni dopo prese la cittadinanza. Da allora scrisse in inglese e tradusse in questa lingua alcune delle sue opere precedenti. Per undici anni insegnò Letteratura Russa alla Cornell University di Ithaca; negli ultimi anni visse in Svizzera, a Montreux, alternando l’attività letteraria alle sue appassionate ricerche di...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore