Frammenti di Isabella. Memoria di Auschwitz

Isabella e' nata a maggio, quando i colori dell'inverno lasciano il posto ad una natura che si risveglia di mille colori, i raggi di sole prati in fiore profumati e cinguettii che accompagnano l'alba. Isabella rinasce a maggio, un maggio dove le nuvole sono di cenere ed oscurano il sole, dove i prati sono terra arida e fredda. All'alba i cinguettii sono latrati e grugniti di pipistrelli affamati di morte, i profumi della natura sono quelli di carne bruciata che avvelena l'aria il respiro la vita. I corsi d'acqua sono fiumi in piena maleodoranti che travolgono ogni cosa colorandosi di rosso il colore del sangue. Il chiarore lunare e' il fuoco di un forno che non cuoce il pane ma brucia uomini che si trasformano in stelle ripempiendo il cielo ogni notte. A maggio le api sono pidocchi che succhiano il nettare vitale dal sangue umano inoculando il tifo. Il tifo che uccide in ogni momento ogni giorno. E' primavera, la primavera di Auschwitz.