Ricordi della casa dei morti e altri scritti

Immediatamente dopo la guerra ci furono poche testimonianze dirette che videro la pubblicazione, per minima che fosse, salvo cadere quasi subito nel dimenticatoio o quasi. Ad esempio quella di Luciana Nissim Momigliano è del 1946. Testimonianza ripresa e arricchita con altri testi e foto da Giuntina con Ricordo della casa dei morti e altri scritti. Non dico il testo definitivo, perché in poche pagine c'è tutto, ma non ci andiamo lontano. Un libro straordinario. Si va ad allacciare a Levi, sin dalla scelta della salita sui monti. Levi accennò appena a un "segreto brutto". Con lui c'erano Vanda Maestro e appunto Luciana Nissim Momigliano. Dalla cattura in montagna fino a Fossoli, al seguente viaggio nel treno per Auschwitz. I tedeschi li facevano salire in ordine alfabetico per cui fecero il viaggio nello stesso vagone. Levi e Vanda, , stringendosi, per il freddo e non solo. E' lei la donna di questo brano: "Accanto a me, serrata come me fra corpo e corpo, era stata per tutto il viaggio una donna. Ci conoscevamo da molti anni, e la sventura ci aveva colti insieme, ma poco sapevamo l’uno dell’altra. Ci dicemmo allora, nell’ora della decisione, cose che non si dicono fra i vivi. Ci salutammo, e fu breve; ciascuno salutò nell’altro la vita. Non avevamo più paura". Una volta arrivati, furono divisi. Luciana Nissim Momigliano che, come Levi riuscì a tornare, disse, in una intervista, che Levi aveva molto amato Vanda. Ribadisco, questo Ricordi è un libro da leggere assolutamente