Millie del popolo nascosto

Vi è mai capitato di sentirvi impacciati, strani, diversi dagli altri? Di non riuscire a inserirvi nel posto in cui vi trovate, o essere presi di mira? Questa è la quotidianità di Alice, dodicenne goffa e senza amici, fatta rimbalzare da una scuola all’altra dai genitori, troppo concentrati sulla loro idea di figlia ideale per accorgersi dell’infelicità della ragazza. In ogni scuola, dopo pochi giorni, Alice deve vedersela con bulli e ragazze prepotenti: non è quindi difficile immaginare quanto siano basse le sue aspettative quando si prepara a partire per la sua ottava scuola. Nonostante la rassegnazione a priori ad un altro anno infernale, il Centro Sperimentale per l’Amore e l’Apprendimento si presenta fin dal principio più come un campeggio hippy improntato sulla pace interiore che come un istituto. Non solo, Alice per la prima volta si accorge di non stare antipatica ai compagni. Questo fino all’arrivo di Jessica, ragazza ricca, bellissima e molto sicura di sé, decisa a dar del filo da torcere alla nostra eroina.

Poco lontano dal Centro, intanto, c’è un’altra ragazzina in conflitto con i genitori e con se stessa. Si tratta di Millie, segni particolari: Bigfoot. Alla sua popolazione è severamente proibito uscire dal bosco, per evitare di farsi scoprire dagli umani, malvagi e pericolosi. Se agli altri Bigfoot va bene passare la vita nella radura, senza andare alla scoperta del mondo, a Millie proprio non va giù. La piccola è curiosa, intelligente, e farebbe di tutto pur di sfuggire al controllo dei genitori iperprotettivi ed avere un’amica umana.
Sebbene le esistenze di Alice e Millie non possano essere più diverse di così, le due ragazze hanno qualcosa in comune: si sentono differenti e non riescono a far sentire la propria voce. Entrambe sono alla ricerca di qualcuno disposto ad accettarle, e non sanno che di lì a poco il loro incontro stravolgerà la loro vita e quella di molti altri.

Jennifer Weiner – scrittrice, produttrice e giornalista americana – ci regala un libro emozionante e divertente, ideale a partire dai dieci anni. È una storia tenera e avventurosa, con personaggi a tutto tondo e colpi di scena inaspettati. Un avvertimento, però: non fatevi ingannare dalle apparenze. Per quanto dolce possa essere questo romanzo, nasconde un brivido dell’ultimo minuto.

Recensione di Maddalena Mocetti