Neve sottile

La lettura di quest'opera è stata ricca di spunti psicologici sulla vita delle famiglie giapponesi durante il secondo conflitto mondiale (che rimane in questo caso sullo sfondo ma che influenza le vicende). La trama ruota intorno alle vicende di 4 sorelle e delle loro difficoltà relazionali ed espressive. Le donne di questo romanzo occupano pesantemente la scena e la loro presenza si caratterizza per le loro diversissime personalità. Lo spaccato socio-culturale che autore ci mostra è nitido, realistico, cinico nel mostrare il quotidiano laceramento interiore che ognuno di noi vive per le scelte che deve o che ha compiuto. Concludo dicendo che Tanizaki qui mi ha mostrato, in maniera commovente, cosa può produrre l'amore fraterno.

Pubblicato nel 1948 Neve sottile, opera del Nobel per la letteratura J.Tanizaki , si svolge tra la seconda metà degli anni trenta del secolo scorso ed i primi anni quaranta ed ha per protagoniste le quattro sorelle Makioka: Tsuguro, Sachiko, Yukiko e Taeko. Le quattro donne, finemente ritratte dall'autore, risultano fortemente caratterizzate. Tra tutte Taeko risulta essere il personaggio maggiormente sfaccettato e contraddittorio: attratta dall'occidente con la sua modernità, ma dedita alle danze tradizionali e all' atelier dove produce bambole giapponesi. Filo conduttore del romanzo è la ricerca del marito più adatto per Yukiko, trentenne (ormai avanti con l'età per la cultura del luogo e dell'epoca) secondo la tradizione del miai (incontro combinato con pretendenti proposti da conoscenti comuni e valutati idonei dalla famiglia d'origine per moralità, salute, estrazione sociale, cultura, disponibilità economiche..). Se da un lato Tanizaky nel descrivere i miai, con la loro attenta e lunga organizzazione, rappresenta un Giappone ancora fortemente legato alla tradizione, con le sue gheishe, le danze ed il teatro tradizionali, le bambole e così via, dall'altro lascia trasparire un paese moderno ed industrializzato, le cui forti contraddizioni sono fortemente incarnate da Taeko. Colpisce come l'autore, pur in una rappresentazione prevalentemente intima e familiare, riesca comunque a far filtrare, in una atmosfera apparentemente rarefatta ed ovattata, gli echi di quanto sta accadendo e sta per accadere nel mondo (il nazismo, la guerra..). Il romanzo, a mio avviso, anche se a distanza di oltre 70 anni dalla pubblicazione, conserva intatto il suo interesse ed offre molti spunti di riflessione a partire dalla condizione femminile fino al rapporto uomo/natura ed alla fugacità del tempo, soltanto per citarne alcuni.

E' un bel romanzo che appassiona sia perché la storia segue le vicende di una famiglia nelle sue varie diramazioni, sia perché ci immerge nella cultura giapponese, da noi molto lontana ed estrememente affascinante