Maigret a Vichy

Maigret è in vacanza con la moglie nella città termale per rimettere in sesto il proprio fisico affaticato dallo stress e dalle birre della brasserie Dauphine. E tuttavia, per deformazione professionale non riesce a distogliere l’attenzione dalle indagini sul caso dell’omicidio di una donna solitaria e racchiusa in un proprio mondo, divenuta una presenza abituale che il Commissario e la signora Maigret vedevano nella zona delle terme durante le loro passeggiate. Una donna che nascondeva gelosamente un segreto.

È un sorriso divertito quello che deforma le labbra del commissario Maigret,in vacanza alle terme di Vichy con la sua signora, mentre sorseggiando i suoi cinquanta centilitri mattutini di acqua termale scorge l'anziana signorina in lilla,Helene Lange,alle prese anche lei con la sua idroterapia. Non immagina di certo il commissario che di lì a breve dovrà occuparsi, in qualità di consulente del suo ex ispettore ora commissario Lecoeur, dell' omicidio della donna. Col suo solito fare fintamente infastidito, Maigret si lascerà trascinare dalla corrente di questo caso apparentemente inspiegabile,per ricostruire il passato della vittima alla ricerca della chiave dell' enigma. Anche senza l'effetto rinvigorente delle birre fresche recapitate dalla birreria Darphine, il commissario riuscirà a scoprire il diabolico e meschino segreto di due sorelle che sta alla base di questa tragedia. Un caso interessante ed incisivo, che necessita però della pazienza del lettore per svilupparsi e conquistarlo.

Alcuni dei Maigret scritti negli anni Sessanta sono piuttosto deludenti, ma "Maigret a Vichy" si distingue per la buona costruzione dell'intera indagine e l'atmosfera inusuale del centro termale.