L' inferno sulla terra. La testimonianza di una dottoressa deportata ad Auschwitz

Fame freddo miseria sporcizia, situazioni igeniche insostenibili, pidocchi e nessuna medicina per curare le malate. Donne stipate a centinaia in baracche luride e puzzolenti, le selezioni per il gas, chi a destra chi a sinistra, in pochi minuti le SS hanno stabilito chi morira' subito e chi vivra' ancora nella sporcizia nella fame e miseria. E poi la disperazione delle condannate a morte e la gioia di chi puo' ancora vivere, le bastonate di giorno e di notte. I cadaveri in ogni angolo del campo e nelle baracche, colonne di persone in marcia verso i crematori e le fiamme dei camini che lavorano instancabilmente. Le urla strazianti delle madri che vedono i loro figli passare per il camino e i loro giocattoli spediti in Germania come regali di Natale per i tedeschi. Donne cenciose, si somigliano tutte non hanno piu' un'eta' sono tutte uguali nei loro cenci nella loro magrezza e sofferenza. E poi le marce di evacuazione verso altri crematori, e ancora lo stesso rituale: le selezioni le botte la fame e freddo, i pidocchi e tanto odio verso gli aguzzini. Questo e' veramente l'inferno. Testimonianza schietta senza manifestare emozioni solo fatti che fanno rabbrividire.